Comportamento Passivo-Aggressivo

By: Stefania Rebuscini 20 Gennaio 2025 no comments

Comportamento Passivo-Aggressivo

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Attraverso l’ipnosi si possono superare le problematiche indotte dal “comportamento passivo-aggressivo”.
Nello specifico la psicoterapia ipnotica è mirata al lavoro detto di “rinforzo dell’IO”, accrescimento dell’autostima e anche emancipazione da quelle dinamiche tipiche della personalità dipendente.
Il comportamento passivo-aggressivo è caratterizzato da una modalità comunicazionale che esprime ostilità e rabbia in modi indiretti.

Apparentemente non si fa nulla di riprovevole ma comunque, si feriscono gli altri, la rabbia e l’ostilità vengono deliberatamente negate e nascoste dal passivo-aggressivo dietro maschere di finto sorriso e da false espressioni di gentilezza.

Tale comportamento, a grandi linee, è messo in atto da individui che non amano prendersi le proprie responsabilità e danno sempre la colpa agli altri per le loro problematiche, non riuscendo ad esprimere le loro emozioni in termini di assertività.

Questo atteggiamento delinea una scarsa capacità di gestire le proprie emozioni, in questo caso la difficoltà sta nell’accettare il proprio vissuto dell’emozione rabbia e di saperlo esprimere in modo adeguato.

Il vittimismo è uno dei tratti che contraddistingue queste personalità e che va a braccetto con la lamentela e l’incapacità di comprensione per l’altro, una scarsa empatia amplia il quadro del tipo passivo-aggressivo, che raramente prende iniziative, anzi aspetta che sia l’altro a prenderle per condannarle, a modo suo, e opporsi larvaticamente.

Un’altra caratteristica tipica, è la scarsa autostima, che spesso è parte del problema, cioè il percepirsi come inadatti o incapaci di superare ostacoli, o l’incapacità di percepirsi come meritevoli di avere successo nelle attività che si intraprendono, ma anche nei rapporti con gli altri, il che genera anche sentimenti di invidia.

Questo tipo di personalità, inoltre, si presenta spesso in combinazione anche con gli aspetti della dipendenza psicologica.

Tipiche modalità comportamentali del passivo-aggressivo sono: l’espressione dell’ostilità con il sarcasmo, quindi un modo indiretto che quando evoca offesa all’altro ha immediatamente la risposta pronta del “ma stavo scherzando!”.

Dimostrazioni eccessive o fuori luogo di gentilezza non autentiche, tipica è l’adulazione, cioè la finta ammirazione che nasconde invidia, sentimento autodistruttivo.

I fraintendimenti voluti, modalità ambigue per dire una cosa e anche il suo contrario, appunto per mettere in difficoltà l’altra persona.

Un’altra modalità tipica, nella quale opera il passivo-aggressivo è quella di omettere di fornire informazioni che in una data situazione potrebbero evitare lo sviluppo di un problema, per poi provare soddisfazione nel vedere l’altro in difficoltà.

Anche il rimandare, rinviare o evitare incontri o spiegazioni, qualora siano utili per chiarire situazioni ambigue, sono modalità tipiche del soggetto passivo-aggressivo.

Un ulteriore atteggiamento tipico sta nel modo di essere apparentemente disponibili e rispettosi di un impegno, per poi disattenderlo o ritardare la richiesta, o non portarla a conclusione, in modo da essere comunque non ottemperanti e quindi deludere gli altri.

Tuttavia, chiunque, in determinate circostanze, può mettere in atto la modalità passivo-aggressiva, che diventa però patologica quando diviene una costante comportamentale abituale.

Ma in via più generale, quando si evidenzia una scarsa adeguatezza relazionale con gli altri, dobbiamo ricordare che la difficoltà principale sta nel sapersi adeguatamente relazionare con sé stessi, infatti i passivi-aggressivi hanno la necessità di farsi percepire come persone brave o buone cioè non arrabbiate o ribelli, ma piuttosto conformi e quindi difficilmente usano modi diretti e franchi per esprimere le proprie idee o i propri vissuti.

Gli aggressivi passivi, spesso risultano essere machiavellicamente più insidiosi degli aggressivi manifesti proprio per i loro modi camuffati da “brave persone”, infatti spesso appaiono agli occhi dei più come ingenui, come non coraggiosi, addirittura “vittime”, e sono molto bravi, talmente bravi, nell’interpretazione del loro ruolo da implicare e coinvolgere anche le persone più attente in loro difesa, per poi al momento giusto sfoderare tutta la loro abilità nel colpire a sorpresa il soggetto preso di mira.

L’interlocutore investito dalla aggressività passiva, rimane sbigottito, confuso può provare un senso di malessere generalizzato, tuttavia può comunque riuscire a comprendere i messaggi stridenti o contrastanti che arrivano contemporaneamente, generando dissonanza cognitiva oltre al fastidio di essere stato rapinato di energia psicologica; può reagire rabbiosamente all’attacco e sentirsi dire che ha frainteso, che sta esagerando, o altre frasi tipiche.

La psicoterapia ipnotica è utile per migliorare il comportamento passivo-aggressivo attraverso un lavoro di “rinforzo dell’IO”, che comprende anche lo sviluppo dell’autostima e il miglioramento della propria capacità assertiva, oltre che un percorso di crescita interiore che, eventualmente, affranchi l’individuo anche dalla problematica della dipendenza psicologica.

La psicoterapia ipnotica è utile anche per coloro che sono vittime delle personalità passivo-aggressive e che possono apprendere nuove modalità di comprensione e di difesa, attraverso l’utilizzo di opportune strategie comportamentali, volte alla crescita personale.

Per ulteriori chiarimenti o per prenotare un appuntamento, contattare la Dr.ssa Stefania Rebuscini