Psicoterapia Ipnotica
“Fare ipnosi è pur sempre un’arte” M. H. Erickson
L’utilizzo della psicoterapia ipnotica è mirato a ridestare le “capacità creative” di ciascun paziente, capacità che portano al risveglio delle proprie risorse di autoguarigione inconsce che temporaneamente non vengono riconosciute o utilizzate dallo stesso.
Il modello neo-ericksoniano è un approccio di tipo relazionale poiché mette in primo piano l’importanza della “relazione terapeutica”. L’elemento peculiare che rende possibile l’unità della coppia terapeutica è il Rapport tra terapeuta e paziente, quella particolare situazione armonica e collaborativa, di comprensione che rende possibile la nascita e la crescita del rapporto di fiducia arricchito dalla capacità del terapeuta di comprensione, di empatia, di sincerità e onestà. La reciprocità nella relazione neo-ericksoniana fa sì che il terapeuta aiuti il paziente alla comprensione del senso curativo delle sue comunicazioni, che va oltre il significato letterale di quanto viene detto.
Lo psicoterapeuta ipnotista si avvale dell’utilizzo di metafore create ad hoc per ogni persona e che vengono quindi modellate individualmente in base alle necessità, alle caratteristiche di personalità, tipiche di ogni persona e ai modelli soggettivi di risposta sintomatica e di guarigione.
Attraverso la conversazione l’ipnotista, utilizzando modi indiretti, induce la trance ipnotica avvalendosi del linguaggio analogico, così definito poiché è un linguaggio adatto ad essere compreso in modo simbolico dall’inconscio che si esprime in modo “non razionale”, come si può evincere dal sogno notturno, dalle fantasie, dal sogno ad occhi aperti.
Con l’utilizzo della trance è, inoltre, possibile aggirare le resistenze dei pazienti in modo da facilitare la comunicazione destinata all’inconscio. Si lascia quindi al mondo dello “spettacolo” l’utilizzo di pendolini, bacchette magiche, fissazioni di sguardo o scenografie varie.
La psicoterapia ipnotica è utilizzata oltre che nelle manifestazioni sintomatiche di origine psicologica, anche come terapia del dolore, e cura palliativa, come analgesia e per indurre l’anestesia in quei casi ove sia impossibile l’uso dei farmaci anestetici. È un ottimo rimedio per rinforzare il proprio sistema immunitario.
Spesso nel corso della psicoterapia, viene anche insegnata l’autoipnosi che rimane uno strumento, una ulteriore risorsa, a disposizione del paziente, per fronteggiare le diverse situazioni che si possono presentare nell’arco dell’esistenza. Infatti una volta aver appreso una o anche più tecniche di autoipnosi questa può essere poi finalizzata al raggiungimento di obiettivi diversi: gestire l’ansia, controllare le dipendenze, prepararsi ad eventi particolarmente stressanti o che destano preoccupazione e altro ancora.
Sono molti gli atleti e gli sportivi che si rivolgono alla professionalità dello psicoterapeuta ipnotista per essere aiutati con l’ipnosi o con l’autoipnosi, sia nell’accrescimento motivazionale, sia nella pratica sportiva ordinaria che nelle attività agonistiche e precedenti la preparazione di gare.
La psicoterapia neo-ericksoniana è considerata una psicoterapia breve perché rispetto ad altri tipi di psicoterapia che possono durare anche parecchi anni, può concludersi in periodi anche di pochi mesi con sedute settimanali, o con cadenza da concordare individualmente, questo perché è una terapia pragmatica che si focalizza soprattutto sul presente visto come momento per preparare il futuro.
Disturbi Trattati:
- Disturbi d’ansia
- Attacchi di panico
- Paure
- Fobie
- Disturbo ossessivo-compulsivo
- Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti
- Disfunzioni sessuali
- Disturbi depressivi
- Disturbi alimentari
- Disturbi di personalità
- Disturbi del sonno
- Difficoltà relazionali e comunicazionali
- Difficoltà di adattamento
- Disturbi psicosomatici
- Dipendenze relative a sostanze e ad addiction (internet addiction disorder, I.A.D.)
- Elaborazione del lutto